Le malattie parassitarie sono sostenute da organismi unicellulari, come i coccidi, o più complessi come i vermi intestinali.
I parassiti convivono con il cane in una condizione di equilibrio dinamico che può portare, nei casi estremi di infestazione, a morte l’animale.Danneggiando i tessuti o privando il cane di elementi nutritivi lo debilitano fortemente, rendendo anche più sensibile alle malattie infettive.
Il contagio avviene generalmente per assunzione di uova o larve immesse nell’ambiente da altri cani malati.Quindi un costante controllo del proprio cane, oltre a essere un ovvio vantaggio per lui, lo è anche per gli altri, riducendo la carica ambientale. Alcuni parassiti sono poi pericolosi anche per l’uomo, spesso ospite intermedio (per esempio: la tenia echinococco). Le terapie, che vengono date dal veterinario devono essere seguite con attenzione in quanto il farmaco può essere dannoso anche per il cane.
MICOSI Sono patologie sostenute da funghi, lieviti e muffe microscopici: sono contagiose per il cane e per l’uomo, sopratutto i bambini(tigna), un’adeguata igiene ambientale e cutanea del cane riduce i rischi di contagio, nella maggior parte dei casi sono curabili, nelle forme più comuni si manifestano con aree alopecie (perdita di pelo)-
MALATTIE CONGENITE Sono quelle già presenti alla nascita e che vengono determinate per esempio da cause genetiche o da carenze nutrizionali della cagna, gli organismi colpiti sono svariati, non sono contagiose, possono o no essere compatibili con la vita del cucciolo.
MALATTIE EREDITARIE Sono patologie causate da particolari geni presenti nei genitori ed ereditati dal cucciolo, possono essere manifestate alla nascita o evidenziarsi successivamente. Il cane potrà in seguito trasmettere ai cuccioli lo stesso problema. Tra le più conosciute vi sono la displasia dell’anca, le malattie dell’ occhio e l’emofilia.
DISPLASIA DELL’ANCA E’ una patologia a carico dell’articolazione coxofemorale che nelle forme più gravi determina il camminare zoppo degli arti posteriori in modo più o meno evidente. La causa è da ricercarsi in una alterata conformazione del giunto articolare con conseguente sublussazione, usura ed erosione della cartilagine. Nel tempo la degenerazione porta a fenomeni di artrosi deformante. Il comportamento genetico recessivo può mascherare la presenza del carattere che può non comparire accettato nei genitori e poi presentarsi nei figli.Alcune razze sembrano più predisposte che altre. La displasia si manifesta con maggior facilità nei soggetti a rapida crescita. L’esame radiografico dell’articolazione coxofemorale è oggi il mezzo universalmente accettato per identificare i soggetti malati e quelli portatori di lievi anomalie. La radiografia deve essere fatta da un veterinario esperto, con il cane in anestesia per garantire un adeguato rilassamento muscolare e quindi un corretto posizionamento dorso-ventrale del cane.