Gastroenterite nel cane, parvovirus parvovirosi canina
L’infezione da parvovirus canina, detta parvovirosi canina, (conosciuta anche come “gastroenterite trasmissibile”) è una malattia estremamente contagiosa che colpisce i cani domestici, in particolare i cuccioli e i cani adulti non vaccinati.
I segni compaiono entro i 5-10 giorni successivi l’infezione e comportano disagio gastrointestinale improvviso e grave. E’ più comune nelle stagioni e negli ambienti caldi e umidi e in primavera, quando nasce la maggior parte dei cuccioli.
Il parvovirus canino è molto resistente ai comuni detergenti e disinfettanti per la casa e può sopravvivere a temperatura ambiente, in ambienti interni o esterni, per parecchi mesi.
La gastroenterite nel cane ha sintomi specifici, come il vomito, la diarrea, l’abbattimento e la febbre alta. Le cause sono da rintracciare nella diffusione di diversi virus, che possono dare lo stesso quadro sintomatologico. In particolare, ad essere pericoloso è il parvovirus. La cura della gastroenterite emorragica, che è il nome più comune della malattia, consiste nell’uso di diversi tipi di farmaci, alcuni dei quali sono antibiotici. L’alimentazione deve essere leggera e deve seguire soltanto alla fase che si riscontra dopo il vomito.
I sintomi della gastroenterite nel cane, sia cucciolo che adulto o anziano, consistono in una forma molto grave di vomito e in una diarrea con presenza anche di sangue nelle feci. L’animale manifesta una certa mancanza di appetito, inoltre è abbattuto e i suoi sensi sono non acuti.
Appare evidente una forma di disidratazione, mentre la febbre raggiunge anche 40 o 41 gradi. Possono comparire anche dei sintomi neurologici, anche se in situazioni rare. In alcuni casi si ha una miocardite acuta. La morte può avvenire in pochi giorni anche per il subentrare di infezioni secondarie.
Le cause
Le cause della gastroenterite nel cane sono da rapportare alla diffusione di vari virus, che possono essere responsabili. Normalmente, comunque, il tutto è da imputare all’infezione da parvovirus. Si tratta di un agente infettivo che colpisce soltanto i cani, che appartiene ad una famiglia molto vicina a quello della quinta malattia dell’uomo.
Il cane si infetta venendo a contatto con feci, pelo e saliva di altri cani, ma anche a causa di insetti che ne sono vettori passivi. Può infettarsi anche per trasmissione via transplacentare. L’incubazione va dai 7 ai 14 giorni.
Tra l’altro il virus tende a resistere nell’ambiente esterno e per eliminarlo bisogna utilizzare molta candeggina.
La cura e l’alimentazione
La cura della gastroenterite nel cane si basa sull’uso di antibiotici, che servono ad evitare le complicazioni determinate da infezioni batteriche secondarie. Si possono somministrare anche degli antiemetici, per bloccare il vomito ed evitare la disidratazione. Possono essere dati anche farmaci per la diarrea. Molto importante è, soprattutto, la fluidoterapia per via endovenosa. In questo caso si possono reintegrare i fluidi persi.
L’alimentazione deve essere sospesa per via orale finché il cane vomita, per evitare di continuare a stimolarlo. Dopo che sono passate 18 – 24 ore dal vomito, si può far seguire all’animale una dieta leggera e che sia facilmente digeribile; è meglio dare poco cibo e spesso.
Per contrastare la mancanza di appetito, si possono somministrare anche delle vitamine, soprattutto quelle del gruppo B.